Dialisi Peritoneale

Dialisi peritoneale

La dialisi peritoneale utilizza un filtro naturale, una membrana presente nel corpo chiamata membrana peritoneale.
Il paziente viene addestrato a farsi la dialisi a casa in orari stabili in base ai propri impegni.

Come funziona

Il liquido di dialisi entra nella cavità peritoneale (ADDOME) attraverso un piccolo tubo di plastica morbido (CATETERE), che è inserito nell'addome con una operazione relativamente semplice.La membrana peritoneale agisce come un filtro che rimuove le scorie dal sangue. Il peritoneo è formato da due superfici; all'interno di queste due superfici è introdotto il liquido di dialisi che ha la capacità di sottrarre le scorie contenute nel sangue e l'acqua in eccesso. Le scorie e i liquidi in eccesso passano nella soluzione di dialisi che, dopo un certo tempo vengono rimossi dal corpo e sono raccolti in una sacca di drenaggio.
Il sangue filtrato e pulito, durante il trattamento non esce dall'organismo. Il processo dialitico, lento, dolce e continuo è ben tollerato dal paziente.
Questo tipo di dialisi favorisce il mantenimento della diuresi.

I tipi di dialisi peritoneale

CAPD: è continua perché il processo di dialisi non si ferma mai; funziona proprio come fanno i reni, con un processo molto naturale.
Nella CAPD si sostituisce il liquido nella cavità peritoneale con una procedura chiamata "SCAMBIO", che può essere eseguito in un luogo pulito e facilmente accessibile:

  • a casa
  • sul lavoro
  • a scuola
  • in vacanza

Per cominciare la CAPD deve collegare il catetere ad una sacca di liquido di dialisi, posta in alto rispetto all'addome, si fa scendere per gravità il liquido in cavità peritoneale attraverso il catetere.
Quando tutto il liquido è nell'addome, si scollega la sacca e ci si dedica alle attività abituali per le successive 4-5 ore, questa fase è chiamata tempo di pausa.Il momento di scambio del liquido di dialisi dall'addome, consiste nel collegare il catetere ad un sistema a due vie:

  1. una sacca di drenaggio vuota, il liquido presente nell'addome viene scaricato nella sacca messa sul pavimento in circa 10 - 20 minuti,
  2. una sacca di soluzione nuova, il liquido scende in addome dalla sacca appesa in alto in circa 10 minuti. Terminato lo scambio si scollega la sacca, si è liberi per le successive 4 - 5 ore.

La cavità peritoneale del paziente riesce a contenere circa due litri di soluzione dialitica, senza causare fastidi e/o dolore.
Tutti i giorni l'operazione di scambio, ovvero il drenaggio della vecchia soluzione e l'introduzione della nuova, avviene con una frequenza 4 o 5 volte al giorno e ogni scambio staziona in cavità peritoneale per circa 4-6 ore.I principali scambi sono scaglionati nel corso della giornata in questo modo:

  • il primo viene eseguito al mattino presto
  • il secondo all'ora di pranzo
  • il terzo a metà pomeriggio
  • il quarto prima di coricarsi

APD: utilizza una macchina semplice e sicura che può essere utilizzata ovunque ci sia una presa di corrente elettrica, tale apparecchiatura viene fornita dal centro dialisi.
La macchina si prepara prima di andare a letto e poi ci si collega al catetere; in automatico avvengono gli scambi nell'arco di circa 8 - 10 ore, mentre si dorme.
Durante questo tempo la macchina per APD:

  • scalda il liquido
  • misura la quantità di liquido che entra ed esce dall'addome
  • fa uscire dall'addome la soluzione usata
  • riempie la cavità peritoneale con soluzione nuova
  • garantisce che gli scambi avvengano regolarmente

Al mattino successivo si scollega il catetere dalla macchina.
Il vantaggio di questa metodica è quello di richiedere una sola manovra manuale di attacco ed una di stacco del catetere dalle sacche di dialisi, riducendo così la possibilità di infezioni.
L'APD consente di godere di maggiore libertà durante la giornata.

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